Cosa deve fare una persona quando si trova nel periodo della mezza età? O ancor meglio, come deve affrontare le prime difficoltà dell’invecchiamento?
Ci sono in effetti diversi segnali che indicano la raggiunta maturità. Se si volessero indicare i 5 segnali per capire che stai invecchiando io inizierei dicendo di non pensarci troppo e di vivere la vita così come si presenta. Molte persone invece sono disperate quando raggiungono i 40 anni e ancor peggio i 50.
Ma essendo l’invecchiamento una fase naturale dell’organismo non va certamente esasperata. Il Viagra è l’alternativa che stavi cercando?
Il primo segnale dell’invecchiamento
Soprattutto nell’attuale società dove quasi tutto è facile da ottenere, l’invecchiamento sia fisico che interiore si sviluppa più tardi. La conseguenza è che l’età biologica e l’età anagrafica non coincidono. Così, il primo dei cinque segnali per capire che stai invecchiando può essere sicuramente lo stile di vita.
– A vent’anni la voglia di uscire, di ballare, di iniziare storie sentimentali o semplicemente di ascoltare musica era davvero prorompente. Ma era giustificata, proprio perché nella gioventù qualunque sforzo non si fa notare. Tutto era più semplice, fresco, solare, non si consideravano le conseguenze, e colmi di spensieratezza si aveva solo voglia di conoscere e capire.
– A quarant’anni invece si pensa di più alla famiglia, alla casa, al lavoro, ai figli. E tutto il resto? Tutte le altre cose, abitudini e comportamenti diventano più moderati, più consapevoli e leggermente diversi. Infatti, chi ci vieta di andare a ballare anche a 40, 50, 60 anni?
Ma l’uscita per il locale non è come in gioventù, è più tranquilla. Lo stesso stile di vita quindi si trasforma durante l’invecchiamento e piano piano si entra nel mondo dei grandi con un’età non sempre corrispondente, in quanto ognuno di noi vive l’esperienza della vita in modo diverso.
Altri due segnali dell’invecchiare
A me personalmente è accaduto di ritrovarmi più spesso in casa e quindi di abbandonare il ballo.
È stato tutto naturale; un bel giorno, nonostante frequentassi un corso di balli latino americani ho deciso di non andare più. Non c’erano motivazioni precise, ho sentito soltanto il bisogno di non uscire così spesso alla sera, di non essere sempre in movimento.
Altro sintomo importante che mi è capitato è quello fisico: dormire meno e mangiare forse un po’ di più. Stavo invecchiando e non me ne accorgevo.
Poi, ho razionalizzato il tutto fino a comprendere cosa stava accadendo davvero. Avevo capito che qualcosa di inarrestabile condizionava la mia vita, ma senza attacchi di panico o rimorsi o paure varie.
Mi sentivo ancora giovane e mi sento giovane anche oggi, nonostante siano passati diversi anni da allora. Ho altre priorità, ma non rinpiango niente e soprattutto non mi dispero!
Come capire l’invecchiamento
Per concludere questa piccola lista di segnali, ecco due punti dolenti: le prime rughe, e i primi capelli bianchi. Sono due segnali forti che ci mettono di fronte al processo irreversibile dell’invecchiamento.
Perché avere i capelli bianchi significa essere anziani e non poter più mostrare una folta chioma. Stessa cosa vale per le rughe, magari un po’ più profonde di quelle di espressione.
Il viso che è sempre stato e lo sarà ancora il biglietto da visita di se stessi si riduce nello specchio della propria maturità.
Quante persone si affidano ai sistemi per cancellare le rughe, come una gomma su di un foglio scarabocchiato. E quanti si tingono i capelli bianchi perché non ne vogliono nemmeno uno! Anch’io ho assistito alla mia trasformazione, ma ho reagito diversamente.
In primis, utilizzo delle creme naturali sia per le rughe del viso che per i capelli bianchi e anche se non sono efficaci completamente attutiscono visibilmente i segni dell’età. Questo mi basta, forse perché non sono una persona che vuole apparire a tutti i costi e poi per un fattore puramente pratico, infatti sono allergica alle creme comuni.
Ma il problema di diventare vecchi non è solo fisico, ma soprattutto interiore. In effetti, l’invecchiamento non deve condizionare, ma può solo trasformare, sfruttando quello che di bello c’è da utilizzare.
Capire che si sta invecchiando può essere un piccolo o grande trauma, ma comunque risolvibile; perché nel momento in cui si accetta la propria maturità il problema non esiste più.